- Ciao Elena, vorremmo iniziare questa nostra breve intervista chiedendoti quale sia la motivazione alla base della scelta di parlare del Decimo, Undicesimo e Dodicesimo passo nella prossima Convention.
È stata una scelta nel segno della continuità. Come Maura ed io ci siamo avvicendate nell’incarico di Fiduciaria Interni, allo stesso modo il tema della Convention è in continuità con quello dell’anno scorso, in cui abbiamo lavorato e condiviso sull’amore per noi stesse/i e per gli altri, cioè VIII e IX passo. Inoltre OA Italia segue le indicazioni della R9. Ecco spiegato: non ho scelto ma raccolto (quel che han seminato altre e altri così bene prima di me).
- Questo è il primo anno che ti vede impegnata nel ruolo di Fiduciaria Interni, come stai vivendo l’esperienza di organizzare una Convention a livello nazionale?
Mi aspettavo una valanga di impegni e un’immersione totale… E l’ho avuta! Sono arrivata alla decisione di candidarmi come fiduciaria come all’approdo di un bisogno di cambiamento profondo: impegnarmi responsabilmente nelle cose che hanno valore nella mia vita, che sono poi quelle che me la cambiano. Impegnarmi per seguire i miei valori, impegnarmi per dare spazio, respiro e continuità a ciò che mi ha fatto raggiungere quel che desideravo: vivere la vita, invece di rimanere nelle fantasie e nella tristezza dell’espiazione del mangiare compulsivo. Forse è stato possibile anche perché, non seguendo più le mie ossessioni, il cibo ed il corpo, ho veramente liberato molto tempo. Ovviamente non so come andrà la Convention (per me e per gli altri e le altre), ma per ora sono in affidamento. Dalle prime riunioni ammetto di essere uscita un po’ frastornata.
- Ci sono stati episodi particolari, nel corso della preparazione, che ci vuoi raccontare?
Episodi specifici non saprei. Sono grata perché mi sto esercitando nel conoscere e fare tanti primi passi con le persone, cosa che non mi riesce affatto facile. E imparo da colleghi e colleghe del CNS l’accettazione senza giudizio di punti di vista e richieste diverse.
- Ora dicci, secondo te: perché gli amici e le amiche OA dovrebbero venire alla Convention?
Non c’è altra via per recuperarsi! Il programma si pratica insieme, nella Convention parliamo molto (!) ma agiamo anche di più, a livelli diversi, nelle piccole e grandi incombenze. Infine si mangia anche insieme agli altri. Insomma, per recuperarci dobbiamo sporcarci le mani nel servizio e nell’incontro dell’altra/o.