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Perché mandare un paziente in OA?
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Potrebbero ringraziarvi
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Anch’io raccomando OA
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Relazione Prof. Jean
Perché mandare un paziente in OA?
Sono psichiatra nel campo delle dipendenze e psicoterapeuta di gruppo a Chicago, Illinois. Sono grato di avere in cura molti mangiatori compulsivi in recupero da questa dipendenza che usando il programma di Overeaters Anonymous (OA).
I miei colleghi specializzati in dipendenze sono spesso stati testimoni del miracolo di un alcolista senza speranza che riceve il dono della sobrietà seguendo i Dodici Passi di Alcolisti Anonimi (AA). Purtroppo molti professionisti nel mio campo continuano a negare che il mangiare compulsivo sia una malattia mortale come l’alcolismo: una malattia cronica, progressiva e recidiva da cui il recupero è possibile.
L’obesità è il sintomo più ovvio per molti mangiatori compulsivi, ma la devastazione delle loro vite deriva non solo da questa manifestazione fisica, ma anche dai loro vani, ossessivi tentativi di controllare il proprio peso, il rapporto col cibo e il proprio fisico.
Il miracolo di Overeaters Anonymous è che con l’utilizzo dei Passi, delle Tradizioni e degli strumenti di questo programma i mangiatori compulsivi possono raggiungere il recupero fisico, emotivo e spirituale. Inoltre, gli otto strumenti di OA sono un aiuto per il mangiatore compulsivo che, usandoli, può sviluppare di un piano alimentare, trovare sostegno e guida nelle riunioni con altri mangiatori compulsivi in recupero, scegliere uno sponsor 1, scrivere, telefonare ad altri membri dell’Associazione, scoprire la letteratura OA, godere dell’anonimato e fare servizio. Ognuno di questi strumenti stimola il mangiatore compulsivo ad abbandonare le convinzioni, gli atteggiamenti ed i comportamenti disfunzionali pregressi che lo hanno condotto alla disperazione e potrebbero portarlo alla morte.
Nonostante ciò, questo è un programma “morbido”, che non richiede una tabella di marcia per i cambiamenti che riportano il mangiatore compulsivo sofferente alla sanità mentale. OA invita ogni membro ad adottare nuovi modelli di comportamento, offrendo esempi di recupero tramite i molti mangiatori compulsivi che condividono la loro esperienza, forza e speranza alle riunioni e in qualità di sponsors.
Non sono mai sorpreso quando i pazienti che mando in Overeaters Anonymous tornano da me adducendo una serie di motivi in base ai quali cui questo programma per loro non funzionerà. Ascolto queste resistenze con gratitudine e spesso chiedo a questi pazienti di farmi un elenco dei motivi di insoddisfazione. La lista mi fornisce sempre un ottimo orientamento per quel che concerne le caratteristiche disfunzionali delle loro relazioni col cibo e le persone. Chiedo ai miei pazienti di frequentare sei riunioni prima di decidere se OA va bene per loro. Nel momento in cui cominciamo ad esaminare la propria posizione ambivalente, la maggior parte di loro ha già intrapreso un processo di identificazione con una qualche parte del programma che per loro funziona.
Se da una parte mi adopero con notevole impegno per sostenere la frequenza in OA dei miei pazienti, dall’altra noto che il programma di OA fornisce un sistema essenziale di controlli e verifiche incrociate nel loro lavoro con me. In tal modo ricevo informazioni sul processo di recupero di questi miei pazienti lavorando in tandem con loro.
Come psicoterapeuta di gruppo sono particolarmente sensibile alle dinamiche che permettono ad un gruppo di lavorare bene, e a quelle che tendono, invece, a disturbare o distruggere un lavoro di gruppo. La saggezza delle Dodici Tradizioni di Overeaters Anonymous (adattate dalle Tradizioni di Alcolisti Anonimi), che regolano le riunioni OA e l’associazione nel suo insieme mi ha colpito favorevolmente, dal momento che tali tradizioni salvaguardano allo stasso tempo il benessere di ogni singolo individuo e della associazione stessa.
•J.D.R., MD, FASAM, FAGPA
Potrebbero ringraziarvi
Sono un medico generico che esercita la sua professione da più di 27 anni.
Ho sofferto di un disordine alimentare di tipo compulsivo da quando avevo sette anni, momento in cui, pesando 50 Kg, mi misi per la prima volta a dieta. Da allora ho perso e ripreso peso molte volte. Diciannove anni fa entrai in Overeaters Anonymous, e il recupero costante in questo programma mi ha permesso di mantenere un peso sano per la prima volta in vita mia.
Nel mio studio medico visito persone con ogni tipo di disordine alimentare di tipo compulsivo. A seconda della diagnosi e del loro stadio di recupero, molti sono sovrappeso, alcuni normopeso, altri denutriti. In ogni caso, tutti soffrono a causa della malattia compulsiva del mangiare in eccesso o in difetto.
Ho riscontrato che un gruppo di sostegno su base allargata è necessario per un recupero duraturo. Mentre molti professionisti possono essere d’aiuto ad una persona che soffre della malattia del mangiare compulsivo, OA, dal canto suo, è stata particolarmente preziosa per molti di questi pazienti.
Inoltre, pur essendo stati i mangiatori compulsivi in eccesso a fondare OA, anche anoressici e bulimici vi trovano accettazione e recupero. Spesso, quando tutto il resto non ha funzionato, persone sofferenti di disturbi alimentari entrano in OA, osservano se stessi con onestà per la prima volta e riscoprono il desiderio di stare meglio. A mano a mano che il loro recupero progredisce anche le loro condizioni nutrizionali migliorano. E la risoluzione di problemi nutrizionali incide in maniera decisamente positiva sugli altri problemi di natura medica, compreso il diabete di tipo 2, l’apnea notturna, l’osteoartrite, squilibri elettrolitici e osteoporosi. E la lista potrebbe ancora continuare a lungo.
Perchè OA funziona dove tutto il resto fallisce? Io penso che sia la forza delle esperienze condivise tra pari, il tutto fatto in modo onesto, disponibile e toccante. Questa dinamica può risultare di gran lunga più convincente delle diagnosi di professionisti, che, invece, possono venire percepite come punitive. Infatti, i suggerimenti al cambiamento ricevuti da persone che condividono la stessa malattia sono accettati più facilmente delle prescrizioni mediche.
In OA un piano alimentare-nutrizionale è considerato uno “strumento”. Non esiste un piano alimentare che vada bene per tutti. Per questo motivo ogni membro crea il proprio piano specifico. Un altro strumento è la sponsorizzazione. Avere un rapporto individuale con uno sponsor è altrettanto importante che stare in relazione con un gruppo di altri mangiatori compulsivi per mezzo delle riunioni.
Questi ed altri strumenti portano ad uno stato globale di recupero fisico, emotivo e spirituale chiamato “astinenza.”
OA definisce il cibo e l’alimentazione in termini spirituali, utilizzando il programma di recupero dei Dodici Passi usato con successo negli ultimi settanta anni da Alcolisti Anonimi. Tuttavia, a differenza dell’alcool, il cibo è una componente indispensabile della vita ed una parte importante della società umana. Infatti, oltre al suo valore nutritivo intrinseco, il cibo ha avuto molti risvolti socioculturali e spirituali nel corso della storia.
La differenza tra i mangiatori compulsivi e le persone che usano il cibo semplicemente come sostentamento sta nel fatto che i mangiatori compulsivi hanno distorto il suo utilizzo con modelli comportamentali distruttivi. Con il programma di recupero dei Dodici Passi i membri astinenti intraprendono un viaggio che ha come meta il raggiungimento della salute fisica e, allo stesso tempo, imparano come tenere in equilibrio nelle proprie vite le componenti fisiche, emotive e spirituali.
In base alla mia esperienza personale credo che la dinamica di gruppo di OA e le sue lezioni emotive e spirituali siano risorse straordinarie e ancora non sfruttate appieno nella nostra battaglia contro i molti problemi di salute causati dal mangiare compulsivo.
Perciò incoraggio ogni professionista della salute a considerare l’idea di mandare ad Overeaters Anonymous qualsiasi paziente che abbia problemi col cibo, l’alimentazione ed il peso. Potrebbero ringraziarvi per il resto della loro vita.
—L.T., MD, Nashville, Tennessee
Anch’io raccomando OA
Come infermiera ho potuto osservare la mia collega ed amica, Nessa, mantenere per 23 anni una perdita di peso di 36 Kg e un cambiamento permanente del suo stile di vita, come risultato della sua frequenza in Overeaters Anonymous. Nessa ha lottato per anni con l’obesità, le diete yo-yo, problemi di salute ed una immagine negativa di sè. Spesso la sentivo dire: “Non so cosa c’è di sbagliato in me. Quando comincio a mangiare non c’é verso di fermarmi.” Ebbene, da quando è entrata in OA nel 1983 non ha avuto più bisogno di ripetere questa frase.
Non avendo una esperienza personale in un programma di Dodici Passi avevo un atteggiamento di sufficienza e distacco professionale per quanto riguarda la capacità per un programma di questo genere nell’aiutare persone con problemi così devastanti, quali l’alcolismo, il mangiare compulsivo e la tossicodipendenza.
Dopo avere passato anni a discutere di programmi dei Dodici Passi con Nessa, ho concluso che questo tipo di programma può produrre — e sicuramente lo fa – dei risultati permanenti nel cambiamento dello stile di vita.
Di conseguenza può essere usato come complemento all’aiuto professionale.
Ho visto Nessa cambiare e dall’essere una persona che faceva la fila più e più volte per servirsi ripetutamente al buffet diventare una donna che mangia tre pasti moderati al giorno, senza niente in mezzo e senza i suoi cibi compulsivi. L’ho vista dire “no grazie” per più di 20 anni ad ogni offerta di squisiti dessert da parte dei nostri compagni del club del bridge. L’ho vista scendere da una taglia 56 ad una splendida taglia 42 e, sorprendentemente, mantenerla per più di 20 anni. L’ho vista diventare una sportiva che non salta mai il suo programma quotidiano di allenamento —neanche quando partecipavamo a riunioni in città lontane, eravamo in crociera e quando si sentiva “così e così”.
E, cosa più importante, quando i suoi studenti, i pazienti ed altri professionisti della salute dell’università dove insegniamo le hanno chiesto consiglio su problemi di peso, Nessa ha condiviso con loro la sua esperienza, forza e speranza. Non è possibile sapere con esattezza quante vite hanno beneficiato dei suoi consigli, ma senza dubbio sono molte.
Anch’io suggerisco Overeaters Anonymous ai miei pazienti nei casi in cui l’obesità è un problema di salute. Sulla base della mia esperienza personale con la mia amica ed altri membri OA raccomando Overeaters Anonymous alle persone che hanno bisogno di un modo collaudato e funzionante per raggiungere e mantenere un sano peso corporeo.
— D.S., RN, PhD
1 NdT Lo Sponsor è, di solito, a persona che è in OA da tempo, conosce il programma e guida il suo “sponsorizzato” nel processo di recupero.